REGIO II. La nostra visita prosegue nella direzione est del Celio. Ecco la Casa dei Valerii ( Domus Valeriorum ), grande famiglia di origine Sabina, che occupava una grande superficie sul Celio e fiancheggiava l’Acqua Claudia con vasti giardini in pendio. La storia dei Valerii comincia nel 509 a.C. con Publius Valerius Poplicola che partecipiò alla caduta dei Tarquini e diventò il secondo console della Repubblica romana. Altre grandi domus appartenivano ai membri di questa grande famiglia come quella di Valerius Potitus nella pianura sub-aventina.














Il visitatore, dopo che avesse sorpassato i magnifichi terrazzi del palazzo dei Valerii, scopriva una lunga perspettiva di giardini, i giardini di Domizia Lucilla, la madre di Marco-Aurelio. Marco-Aurelio nacque sul Celio e sembra che, avendo ricevuto l’ordine di traslocare nel domicilio di Adriano, avrebbe lasciato i giardini della madre con molto dispiacere

















Nel centro dell’immagine, il Vicus Drusianus che raggiunge molto più giù la Via Appia. Ecco adesso la grande domus della moglie di Costantino, Fausta Flavia Maxima, la Casa di Fausta che fu assassinata dall’imperatore per motivi ancora oggi rimasti tenebrosi. Era una vasta dimora all’ombra delle mura aureliane. Grandi ali laterali, un cortile interno molto arieggiato e grandissimi giardini formavano un insieme armonioso.



















La Casa di L. Calpernius Piso
(console nel 57). famosa famiglia della gens Calpurnia. Console ordinario con Nerone nel 57. Nominato curatore aquarum (Ispettore degli acquedotti) dal 60 fino al 63, sarebbe stato assassinato nel 70 da un partigiano di Vespasiano. I magnifichi giardini della casa scendevano in pendio verso le mura aureliane.



















Adesso abbiamo davanti a noi un vero palazzo, il Palazzo dei Laterani . Questo grande complesso venne regalato al Papa da Costantino per farne la sua residenza privata. La Basilica San Giovanni in Laterano occupa oggi le terre vicine al palazzo, la dove si trova il posto del Castra Nova Equitum Singularium, nella parte superiore dell’immagine. Questa vecchia proprietà era già stata confiscata da Nerone fino che Costantino ne faccia dono alla Chiesa. Il palazzo venne incendiato nel 1308.
















Vicino al palazzo dei Laterani, in una depressione del terreno, l’imperatore Macrino fece costruire la sua residenza (a), la Casa di Macrino, abbastanza modesta se si la paragona a quelle viste precedentemente. Infine, sul promontorio formato dal Celio e la valle del Decennium, un grandissimo parco soprannominato il Prato dei laterani (b). Adesso sorpassiamo il Prato dei Laterani e proseguiamo nostro cammino sul Celio per scorgere una via importante, la Via Tusculana .














La Via Tusculana lascia indietro, giù a destra dell’immagine, la valle del Decennium e risale sul Celio est. Passiamo dapprima le mura aureliane dalla Posterula, piccola porta permettendo il passagio della via. Appena passate le mura, la nostra attenzione viene richiamata dal complesso degli edifici costituiti dal Castra Nova Equitum Singularium, nel centro dell’immagine. Si trata d’un forte che serviva alla guardia della cavalleria dell’Imperatore e che venne costruito sotto Settimio Severo. Dato che venne eretto dopo il Castra Priora, fu designato come Castra Nova. In alto dell’immagine, vicino all’Acqua Claudia, il Campus Cælimontanus vasta piazza pubblica, così chiamata probabilmente in onore di Aulus Verginius Tricostus Cælimontanus, console sotto la Repubblica. Infine, vicina al Campus (a) la Casa di L. Annius Verus, il nonno di Marco-Aurelio.


















Costruite sotto i Severi, le , Terme del Laterano , ( Thermae Lateranenses ). Queste terme, abbastanza imponenti, erano stabilite su i due lati della Via Tusculana.













Traversiamo l’Acqua Claudia. È qui, nel centro dell’immagine che venne costruito il Castra Priora Equitum Singularium. Questa caserma fu probabilmente edificata da Traiano, quando venne creata la Equites Singulares. Al contrario del Castra Nova Equitum Singularium, questa presenta una forma rettangolare più simile a quella delle caserme dei Vigili. Giù a destra, il Campus Martialis che serviva per gli Esquiria, sorta di giocchi equestri che si giocavano normalmente sul Campo Marzio, però si traslocavano sul Campo Martialis quando il Campo Marzio era inondato.














Un Tempio di Ercole Vincitore (a) di cui la facciata apre sull’Acqua Claudia. Non c’era solo i templi che si alzavano un pò dappertutto a Roma, la prostituzione era ugualmente fiorente e parecchi edifici erano dedicati alle attività della prostituzione. Qui a solo qualche passi del tempio di Ercole, i grandi lupanari del Celio (b) che servivano per gli uffici della gestione fiscale delle prostitue.


















Giù a destra dell’immagine, l’Acqua Claudia traversa il Celio est. Tra il grande acquedotto e le pendici dell’Esquilino appaiono due edifici importanti, la Casa di Tetricus (a) e la Casa e giardini di Vectiliano (b). Il palazzo Vectiliano serviva principalmente per dare allogio alla guardia dell’Imperatore.

















Nel centro dell’immagine, l'Inter Duos Lucos. Sarebbe un quartiere o una strada poco menzionata nella Storia Romana, però sarebbe vicina alla Casa di Tetricus. In alto dell’immagine la Via Merulana che sale sull’Esquilino. Infine il mito di Elena di Troia aveva trovato un posto a Roma, dato che una tomba di Elena gli sarebbe stata eretta (a) sulla Via Merulana.